Passa ai contenuti principali

Guest Post: Mery di GioCoLanDia si presenta e si racconta


Sono molto contenta Che Mery abbia accettato il mio invito. Vi lascio alle sue parole.

Cosa scrivere?
Quando Barbara mi ha invitato ero felicissima!
Poi appena ho avuto un attimo di tregua (santi spostamenti in treno) ho aperto il mio PC e… sindrome della pagina bianca!

Così ho pensato e ripensato più volte a cose interessanti da potervi raccontare e poter raccontare in questo salottino virtuale che mi ospita oggi.
Sono Mery e sono una pedagogista! A differenza di quello che si pensa generalmente, non lavoro solo con i bambini ma nel mio intervento abbraccio ogni fascia d’età con le dovute differenziazioni. Ma non voglio annoiarvi descrivendovi in cosa consiste il mio lavoro. Vi basti sapere che amo il mio lavoro, lo faccio con grande passione e dedizione ! Ogni giorno, soprattutto nei momenti di grande stanchezza, mi ricordo che devo essere grata perché in fondo faccio il lavoro che amo!
Faccio mille cose e le mie giornate sono sempre un corri corri, come per gran parte di voi che state leggendo! Eppure più le giornate sono intense più mi sembra che abbiano avuto un senso! Fra le mille cose, le mille corse e il poco tempo (nonostante la richiesta in carta bollata per ottenere una percentuale sufficiente di ore in più durante la giornata per colorarle di momenti per me… ^__^  per la quale non ho mai ricevuto risposta) ho un angolino virtuale, due a dire il vero:
-      - il primo è il sito del mio studio (attualmente in “fase ristrutturazione” tanto per cambiare! Perché ho sempre mille progetti per la testa!) che trovate qui se vi fa piacere dare una sbirciatina ;

-      - il secondo è un blog www.igiocolandia.com (con pagina FB e Twitter connesse) dove parlo di educazione, consiglio attività da fare con i bambini, ospito rubriche altrui e ne creo di mie.

Il blog è nato senza alcuno scopo lavorativo, volevo fosse uno spazio per inter-connettermi con mamme, papà, nonni, insegnanti e quanti lavorano o hanno in qualche modo a che fare con i bambini. Uno spazio per poter donare qualche suggerimento, per condividere, per lasciare condividere anche ad altri. E’ stato un modo per conoscere tante belle persone e fra queste Barbara e la sua coinvolgente creatività!

Credo che la rete abbia il grande privilegio di consentirci di creare rete, community molto più di quanto non siamo (a volte) capaci di fare nelle relazioni quotidiane con l’altro.
Mi sono persa spesso fra le pagine di mamme e di papà che raccontavano le loro esperienze di genitori, fra quelle di insegnanti che (finalmente anche da noi) credono nel cloud teaching, e di incredibili artisti che sanno creare meraviglie partendo dal nulla o riusando in modo creativo. Non è uno spazio legato al lavoro ma affronto l’impegno come se fosse tale. Mi piace pensare che i miei post possano essere d’aiuto o anche semplicemente di compagnia a qualcuno, mi piace essere parte, un piccolo nodino della rete e la rete di relazioni che ne derivano!

Ringrazio ancora Barbara per avermi concesso questo spazio e te, caro lettore, che sei arrivato fino in fondo con la lettura di questo post!

Commenti

Posta un commento

Grazie per essere passato di qua e aver lasciato un commento

Post popolari in questo blog

Il Gufo pasticcione

Il gufo è uno degli anomali che a me piacciono di più. Misateriosa creatura della notte, è da sempre sinonimo di saggezza. In molte delle culure antiche il gufo è considerato una figuras magica. Ad esempio, i nativi americani associavano il significato del gufo alla saggezza e al fatto di essere il guardiano di tutti i tipi di saperi. Questo si deve al fatto che questo uccello è un grande combattente contro le condizioni avverse del clima, ma soprattutto riesce a vedere di notte. In epoca medioevale nel centro Europa si diceva che questi animali fossero in realtà streghe e maghi. Da quel momento si considera questo animale come parte della famiglia delle streghe. E visto che io, di fatto, sono una strega saggia, ho deciso di realizzare un piccolo gufo da appendere al pomello di un cassetto della mia postazione craft. Ora vi racconto anche come ho fatto. Ho preso: una rondella di legno bianca (comprata chissà dove),  2 occhietti mobili 1 filo di corda giallo (di quelli che chiudono l

Mini ghirlanda con perline di legno

  Buongiorno! Partecipo anche questo mese al Resto Amistoso 162 organizzato questo mese da Ovillo de Eli .  Tema della challenge sono le perline e io mi sono affidata alle mia scorta di perle di legno. Vi dico subito che non era questo il progetto che avevo in mente e che ho provato a fare con scarsi risultati.  E così ho scelto il mio piano B, la ghirlanda di perle di legno. Un progetto semplice, veloce da realizzare ma che mi dà sempre tanta soddisfazione perché può essere personalizzato in molti modi.  Per realizzare la ghirlanda servono: Perline di legno Filo di ferro Nastrino colorato Ho infilato le perline nel filo di ferro che ho poi chiuso a cerchio con l'aiuto di una pinza. Ho decorato con del nastro colorato. Con questo post partecipo a 

Tutorial: come realizzare una ghirlanda di Pasqua

 Sono molto, molto contenta di farvi vedere la mia nuova creazione: la ghirlanda di Pasqua. Le giornate si sono allungate e, anche se continuano a rimanere freddine, l'aria di primavera comincia a sentirsi. Così io ho deciso di aprire la scatola delle cose ancora da fare e di tirare fuori un po' di materiale. Per questo progetto sono serviti: Ghirlanda di polistirolo 3 uova di polisitolo spago nastro di iuta ortensie essiccate merletto rosa colla a caldo Prima di tutto ho rivestito con lo spago le uova di polistirolo: due con lo spago marrone e una con lo spago bianco.  Ho poi rivestito la ghirlanda con il nastro di iuta e assemblato il tutto dando un tocco di colore con il merletto rosa. Vi lascio qui il video tutorial che potete trovare sui miei canali social. Fatemi sapere se vi è piaciuta e che cosa state realizzando voi per Pasqua!

Segnalibro pirografato

Tra le tante tecniche che ho provato in questi anni di blog ancora non ero arrivata a sperimentare la pirografia. I perchè sono tanti, primo fra tutti è che io non sono capace a disegnare e quindi mi sono tenuta sempre piuttosto lontana da tutto ciò che poiteva avcvicinarsi al disegno e poi, cosa fondamentale, non avevo un pirografo. Il primo ostacolo è stato superato dall'età e dalla pratica. Non è che io invecchiando sia diventata brava a disegnare, piuttosto ho scoperto che alcune cose riesco a disegnarle senza che il risultato sia proprio pessimo: poche cose, elementari, ma mi accontento. Per quanto riguarda il pirografo devo ringraziare una mia amica che me lo ha regalato. Il primo tentativo di pirografia è stato pessimo perchè io, giustamente, ho letto un po' di tutorial dopo aver pasticciato su una tavoletta di legno e non prima! Ho subito scoperto che il legno deve essere perfettamente liscio per facilitare il tratto (che poi il legno brucia ugualmente, ma se il legno n